ASCOLTA E SCARICA GRATUITAMENTE GLI MP3

  

mercoledì, dicembre 31, 2008

Prove Eddie Rhodes Acoustic Kvartet


Dopo un anno di pausa torna attivo il blog di Eddie Rhodes.
La motivazione è di quelle buone.
Dopo tanto parlarne a vuoto finalmente, complice una virgola, ieri sera sono cominciate le prove dell'Eddie Rhodes Acoustic Kvartet (questo il nome, credo provvisorio, del quartetto).

Al pianoforte, sintetizzatore e voci: Dario Zanatello, già co-arrangiatore del cd, presente in numerose tracce e tastierista degli STand;
al basso Sebastiano Testini, bassista degli Alternativa Antagonista;
alla chitarra, 12 corde, percussioni e voci: Mauro Gandhi già da sempre un genio.

Le canzoni vengono una meraviglia, ci si diverte pure un sacco e la speranza è quella di fare un primo concertino già entro l'estate!

Che altro?

Ah, le canzoni sono di nuovo ascoltabili e scaricabili gratuitamente qui sopra!

2008: Come volevasi dimostrare!


Giusto all'inizio di questo 2008 parlai del Teorema dell'Italia dell'82. Del fatto, cioè, che un inizio pessimo d'anno nuovo o una pessima fine del vecchio avrebbe potuto portare ad un proseguio spettacolare, tanto quanto l'avvio dei mondiali dell'82 (che poi vinse) fu ostico per la nazionale italiana ma poi pregno di soddisfazioni.

Ebbene,
COME VOLEVASI DIMOSTRARE!!!

Tra le altre belle cose di questo 2008:

-Il debutto dei Rocken Factory Rocken Factory
-La Famiglia Stand che cresce!
-La prima prova dell'Eddie Rhodes Acoustic Kvartet (questo ieri sera, è una news!!!)
-La colonna sonora: Only You e Viva la vida su tutte!

Tra le cose da gettare dalla finestra direi essenzialmente un televoto andato male.

Che il nuovo anno, amici dal cuore pieno ma, specialmente, amici dal cuore spezzato, possa anche ingranare a fatica, con pareggi con Perù e Camerun ma che possa alla fine battere Argentina, Brasile, Polonia e vincere in finale con la Germania Ovest!!

Ricordate.
Si prende la palla dove c'han fatto gol, si rilancia e si riparte!
BUON 2009!!!

mercoledì, ottobre 15, 2008

Novità nel 2009 per Eddie Rhodes


Pur sapendo come il mondo intero non frema dal desiderio di saperne di più, ci sono novità per il progettino Eddie Rhodes.
Trattasi, per chi s'è messo in ascolto da poco, dello pseudonimo con il quale ho registrato un cd di musiche più o meno acustiche. Il link è qui di fianco anche se, per un disguido, non son più presenti le tracce da scaricare gratuitamente. Appena ho un attimo di tempo rinnoverò pure il blogghettino in questione.
Per ora ho aperto un maispeis che trovate qui.

Le novità, tuttavia, sono altre.
La primerrima è che ci sono già una decina di nuove tracce pronte per essere lavorate. Ci vorrà del tempo ma intanto qualche kb della mia mente ora comincia a pensarci.
La seconderrima è le tracce, questa volta, saranno in italiano. Il che se da un lato ne facilita l'ascolto, dall'altro complica dannatamente il processo compositivo, mettendoci io mesi a scrivere uno pseudotesto nella mia lingua madre.
Paradosso, mi rendo conto, ma è così.

La terzerrima, ma primissima in ordine di importanza, è che è già possibile ascoltare un demo di una nuova canzoncina. Si chiama Punto & Virgola e la potete ascoltare qui o sul maispeis qui. Alla batteria Walter Mantovanelli dei Rocken Factory e alla tastiera Dario Zanatello degli STand.
La registrazione è casalinga e mi piacerebbe darle una forma più precisa* quando anche le altre saranno pronte.
Per ora facitemi pure sapere che ne pensate.

Buon ausculto.

* Specialmente le stecche ma se vi dicessi in che condizioni ho registrato le voci...:)

giovedì, marzo 20, 2008

Keep on Rockin!


Ecco, mutatis mutandis, una cosa del genere:
Gli Emerson, Lake & Palmer nel 1973 mentre provan Karn Evil.

M'è capitato anche altre volte, ma ogni volta è sempre magica, chevvedevodì?
M'è capitato con il pop rock da classifica con gli Stand, mi capita ogni volta che degli accordi acustici diventano una canzone di Eddie Rhodes e oggi tutto ciò accade con l'hard rock dei Rocken Factory.

Sto parlando del momento in cui l'uomo fà ciò che di più divino può fare (oltre a unire i nostri corpi nell'estasi suprema che è propria dell'idillio dell'amore. CIT.) e cioè creare.

Da quando ho iniziato con gli amici dei Senno di Poi, ho sempre amato costruire le canzoni, sentire il riff o l'idea che ti piace, lavorarla, cesellarla, darle una forma, un testo, una melodia e farla divenire una canzone.
Potessi, passerei le giornate in sala prove.
Al momento, poi, ho messo da parte il mio ego e mi limito ad inserirmi nei fantastici riff di Andrea e ad inseguire i ritmi rochenrolli che suggerisce Walter da dietro la batteria.
E, per giove, ne sta uscendo qualcosa di grande.
Inteso non come il brano dei Lunapop.

Lo so, personalmente non sono un musicista, non conosco la teoria, non ho studiato e non posso arrogarmi il titolo. Mi limito solamente a combinare diversamente delle note che ho sentito da qualche parte combinate in altro modo. Come se le note di un rigo cadessero su un rigo sotto e si fermassero su di esso ponendosi in un altro modo. Non è esattamente creare ma a me tanto basta.
E soprattutto mi piace farlo.
Dio, quanto mi piace farlo...

More details nel blog dei Rocken Factory.

domenica, febbraio 24, 2008

Che fine ha fatto Eddie Rhodes?


Ebbene, Eddie Rhodes non è andato a zappare, come suggerisce l'ombra e come spera qualcuno, ma lavora nell'ombra.

C'è, a dire il vero, un'iniziativa al riguardo di cui non dico ancora nulla e che speriamo si possa realizzare, ma per il momento le canzoni sono nella fase "semina".
Il bello di questo mio progetto collaterale sta proprio nel fatto che non scrivo con l'intenzione di scrivere. Mi spiego, faccio le mie cose, leggo, studio, suono l'hard rock, ascolto musica e ogni tanto, in maniera del tutto imprevista, vengono fuori delle idee che mi dicono "Emi, questa è per Eddie Rhodes". Io registro l'idea grezza, ci penso su per non più di due giorni e poi l'archivio così com'è, ché sicuramente al terzo giorno mi son già buttato a capofitto in un altro nuovo progetto che poi abbandonerò dopo tre giorni per una nuova illuminazione e via così...

La cosa divertente di tutto ciò sta proprio nel fatto che queste canzoni e la loro genesi mi rappresentano molto più di altre cose. Ho i miei ritmi geologici, non riesco a lavorare se prima non perdo un po' di tempo, lancio per aria mille progetti che impiegano anni prima di giungere alla loro conclusione terrena e mi lascio trasportare da migliaia di entusiasmi che, apparentemente, mi fan sembrare sempre con la testa per aria.

Non concludo mai nulla in poco tempo. Registro, dimentico, passano anche mesi e poi ritrovo il pezzo, che nel frattempo ha germogliato, e cerco di finirlo. Poi, di nuovo mesi di oblìo (passati a ritornare sugli altri 500 progetti lasciati lì) finchè non arriva il momento di raccogliere ma ancora, prima di registrare il tutto, do un'ultima ritoccatina al tutto facendo passare altri mesi.

Questa è la mia vita, e queste sono le mie canzoni.

Al momento i brani accumulati nella "fase uno" sono circa 13 anche se qualcuno è già alla fase due e qualche altro verrà estirpato (una cernita bisogna pur farla). Sto valutando seriamente l'italiano come lingua di questi testi (il che, perlomeno, accorcerebbe un po' i tempi di scrittura) mentre dovrebbe rimanere la matrice acustico-intimista di tutto il progetto.

Tutto questo, naturalmente in risposta ad una domanda postami nello show "A tu per tu con me stesso: Auto-interviste nel fantastico mondo dell'Emi".